eMedicItalia | Cosa si intende per incontinenza urinaria?

Cosa si intende per incontinenza urinaria?

L'incontinenza urinaria, nota anche come vescica iperattiva, è definita come la perdita involontaria di urina.

Questa spiacevole condizione può colpire chiunque, ma risulta più comune nelle persone anziane e nelle donne. Chi ne soffre vive spesso questo problema di controllo della vescica con imbarazzo, evitando le loro normali attività quotidiane.

L'incontinenza può però essere fermata o controllata attraverso trattamenti mirati e specifici, come l’elettrostimolazione e la fisioterapia.

L’incontinenza viene spesso classificata in 4 differenti tipologie:

DA STRESS

Si verifica quando l'urina fuoriesce a seguito di una pressione che viene esercitata sulla vescica (come durante l'esercizio fisico, la tosse, gli starnuti, una risata oppure durante uno sforzo). È il tipo più comune ed è particolarmente diffuso tra le donne più giovani ma può insorgere anche più tardi per esempio intorno al periodo della menopausa.

 

DA URGENZA

E’ tipica di chi sente improvvisamente il bisogno di urinare e non riesce a trattenere l'urina abbastanza a lungo da arrivare in bagno. Può essere un problema per le persone diabetiche, che chi è affetto dal morbo di Alzheimer, di Parkinson, dalla sclerosi multipla oppure ha avuto episodi di ictus.

 

DA TRABOCCO

Si verifica quando piccole quantità di urina fuoriescono dalla vescica poichè quest’ultima risulta sempre piena. Un uomo, per esempio, può avere difficoltà a svuotare la vescica quando la prostata è ingrossata e quindi blocca l'uretra con conseguente interruzione della normale minzione. Anche il diabete e le lesioni del midollo spinale possono causare questo tipo di incontinenza.

 

FUNZIONALE

E’ il caso di molte persone anziane che, pur avendo un normale controllo della vescica, hanno difficoltà ad andare in bagno a causa dell'artrite o di altri disturbi che gli rendono difficile muoversi rapidamente.

Come curare l’incontinenza urinaria?

Esistono diversi tipologie di esercizi per il pavimento pelvico, i quali sono spesso prescritti per rafforzare e tonificare il tessuto neuromuscolare durante il trattamento dello stress e dell'incontinenza mista.

Tuttavia, questi esercizi possono essere molto difficili, o addirittura impossibili da praticare correttamente, per alcuni pazienti!

La verità è che, a causa dell'estrema debolezza dei loro muscoli pelvici o della difficoltà nell'identificare i muscoli corretti da esercitare, la maggior parte delle persone non è in grado di eseguire la terapia fisica e sportiva del pavimento pelvico in modo adeguato e corretto.

In questi numerosi casi si consiglia una pratica medica molto più efficace, semplice e del tutto priva di dolore e/o fatica da parte del paziente: l’elettrostimolazione.

La riabilitazione del pavimento pelvico attraverso l’elettrostimolazione è riconosciuta dalle linee guida internazionali come la migliore terapia d’approccio per la cura dell’Incontinenza, per migliorare la qualità di vita di chi ne soffre in maniera rapida e prolungata nel tempo.

Elettrostimolazione del pavimento pelvico: cos’è e come funziona

La stimolazione elettrica del pavimento pelvico è un trattamento non invasivo che attiva direttamente i meccanismi nervosi e muscolari naturali e fisiologici del corpo, trattando efficacemente il disturbo da incontinenza urinaria senza la partecipazione attiva del paziente che quindi può tranquillamente rimanere a riposo.

Attraverso un semplice dispositivo medico chiamato elettrostimolatore è possibile stimolare la parete dei muscoli pelvici, che sono i responsabili del controllo della vescica, tonificandoli e rafforzandoli inviando loro una lieve corrente elettrica.

In questo modo viene implementato il controllo dei muscoli stessi e, al tempo stesso, si riduce drasticamente l'irritabilità della vescica.

Esistono numerose scelte di programmi di trattamento, che vengono utilizzati sia per problemi legati all’incontinenza maschile che femminile e, generalmente, la durata media diogni seduta di elettrostimolazione è di 15 minuti e viene ripetuta due volte al giorno, ogni giorno o a giorni alterni.

Una volta terminata la terapia è possibile mantenere un programma di 2-3 trattamenti a settimana, in accordo con le proprie necessità e bisogni.

I benefici dell’elettrostimolazione per l’incontinenza 

La stimolazione passiva dei muscoli del pavimento pelvico mediante l'utilizzo di corrente elettrica (alternata bifasica) attraverso una sonda vaginale o rettale e mediante elettrodi di superficie agisce promuovendo la salute della persona, migliorando la sua autonomia e la sua sicurezza.

Numerosi studi randomizzati e controllati hanno dimostrato un miglioramento statisticamente significativo della qualità della vita rispetto ai soli esercizi del pavimento pelvico consigliati per il trattamento di tutti i tipi di incontinenza.

I principali benefici che l’elettrostimolazione per l’incontinenza ha apportato sono:

  •  Favorire il recupero della forza muscolare
  • Implementare la resistenza delle fibre muscolari
  • Migliorare significativamente il tono ed il trofismo muscolare
  • Ridurre o eliminare i sintomi dolorosi
  • Inibire l'attività vescicale  

Scopri quali sono i migliori elettrostimolatori per l'incontinenza

La tecnica è totalmente sicura e ben tollerata, ma presenta delle controindicazioni e precauzioni di impiego nel caso di: pacemaker, gravidanza, infezione delle vie urinarie e ginecologiche, neoplasie nella cavità pelvica, epilessia, grave compromissione dei tessuti vaginali o dell'ano, patologie neurologiche, stato cognitivo alterato, ansia.